Sottolineiamo
in primo luogo il "passaggio" della pittura di De Santis dallo stile
astrattista a quello neofigurativo. Una esigenza "necessaria" che il
pittore ha sentito interiormente, oppure "imposizione" venuta dall'esterno?
Siamo più favorevoli alla prima ipotesi anche perché un artista segue
per istinto le sue inclinazioni, non solo, ma soprattutto egli è mosso
da una continua ansia di ricerca. Solo così egli può maggiormente esprimere
i suoi sentimenti e realizzarli con l'intento di offrire all'arte un
contributo sincero e spontaneo: De Santis del resto, non è nuovo, al
figurativo, per cui il "periodo" dell'astrattismo gli ha sicuramente
giovato in questa nuova impostazione del suo modo di dipingere.